Gli animaletti di mollica al parco!

June 11, 2014 in Antipasti, Buffet, Cucina per i piccoli, Cucina vegana, Cucina vegetariana, Preparazioni base, pane

Quando la mia piccola nipotina ha visto questi animaletti ha cominciato a ridere e al suono di “uga” si è voluta per forza mangiare la tartarughina… questo ha pienamente ripagato la svegliaccia delle 7.00 della domenica mattina per fare l’impasto!!!
Ovviamente mi sono rituffata a letto subito dopo aver finito di impastare per riemergerne alle 9.00 ad impasto gonfio e pronto!
L’idea di fare questi animaletti di pane c’era da un po’. Ho collezionato appunti e varie tecniche prese da più di un sito e via… e quale occasione migliore di un picnic per il secondo compleanno di un’amichetta di Alice per sperimentare questi panini! Ho anche scoperto, con mia immensa meraviglia, che la mattina della domenica mi vengono ottime idee! Armata come al solito del libro delle sorelle Simili, ho cercato la ricetta giusta, ma ero molto indecisa. Quindi alla fine ho mixato alla mia maniera la ricetta del pane con quella della focaccia genovese e devo dire che il gusto era davvero eccezionale.

Con queste dosi vengono 27 bottoncini.

INGREDIENTI

  • 1 kg di farina 00
  • 25 gr di lievito di birra fresco
  • 540 gr. acqua tiepida
  • 70 gr olio evo
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 23 gr sale

Per spennellare

  • 1 uovo (facoltativo)
  • 6 cucchiai di acqua
  • 6 cucchiai d’olio evo

Ho sciolto bene il lievito in una ciotola con l’acqua tiepida e lo zucchero. Ho versato nel boccale dell’impastatore la farina, l’olio e il mix di acqua e lievito. Ho acceso l’impastatore per due minuti, poi ho aggiunto il sale e ho lasciato impastare per altri 10 minuti. Ho lasciato l’impasto nel boccale, ho chiuso con la pellicola trasparente e ho lasciato lievitare per due ore (l’impasto era più che raddoppiato). Ho sgonfiato l’impasto e armata di bilancia, ho diviso il pane in bocconcini da 60 gr, li ho messi in fila sul piano di lavoro e li coperti con la pellicola per non farli seccare mentre mi divertivo a fare gli animali.

La tartarughina

Ho staccato dai 60 gr quattro piccoli pezzi uguali e ne ho fatto delle palline per le zampette; poi ho staccato un pezzetto più grande per fare a testa e uno più piccolo per la codina. Ho impastato il resto per fare una pallina bella liscia e poi l’ho leggermente schiacciata. Ho posizionato le zampette, la testa e la coda sul piano e ho spennellato con l’uovo sbattuto la parte verso il centro. Ho posizionato la pallina schiacciata sopra e ho fatto aderire bene tutti i pezzi. Ho lasciato in posa cinque minuti la tartarughina in modo che l’uovo attaccasse bene le varie parti. Con l’aiuto della spatola ho staccato dal piano di lavoro la tartaruga e l’ho adagiata sulla placca foderata di carta forno. In questo modo mi sono resa conto se qualche zampetta non si era attaccata bene e ho dato la forma finale alla tartaruga. Con un coltello affilato ho inciso le zampette con due tagli e la corazza con tre tagli verticali e tre orizzontali. Appena prima di mettere in forno ho praticato i due forellini degli occhi con uno stuzzicadenti.

Il maialino

Ho staccato dai 60 gr. di impasto due pezzetti per fare le orecchie e una pallina più grande per il naso. Ho creato una palla liscia con il resto del pane e l’ho appiattito formando un disco. Ho poi modellato le orecchie in due triangoli abbastanza sottili e li ho attaccati con l’uovo sbattuto sotto al maialino per poi farli ricadere sul musetto. La pallina del naso va schiacciata e resa un po’ ovale. Prima di attaccarla bisogna creare due buchi grandi, perchè tendono a richiudersi quando la pasta si gonfia. Dopo aver attaccato tutto, ho lasciato riposare qualche minuto e poi con la spatola ho spostato il maialino sulla placca da forno, ho sistemato la forma e con lo stuzzicadenti ho fatto gli occhietti poco prima di mettere in forno.

Il coniglietto

Questo è il più semplice di tutti. Bisogna sagomare la pallina di impasto in una specie di saponetta con un lato più assottigliato che servirà a creare il musetto. Per creare le orecchie ho praticato due tagli con le forbici sollevando delicatamente le punte ottenute. Con uno stuzzicadenti si praticano i forellini per gli occhi e la bocca.

Dopo aver sagomato gli animaletti e il resto dei panini ho emulsionato in una ciotolina i sei cucchiai d’acqua e quelli di olio. Ho abbondantemente spennellato gli animali e i bottoncini tondi con acqua e olio, senza schiacciare le forme appena create.
Tutti i panini e tutti gli animali cuociono in 20-25 minuti a forno statico 180°.

Pane Vs farinata di ceci!

April 9, 2014 in Cereali, legumi e ortaggi, Cucina vegetariana, Spezie, pane, pasta madre

Avevo proprio deciso di voler provare a fare la farinata di ceci, ero convinta! Sono uscita e sono andata a comprare la farina di ceci… poi tra un impegno e l’altro la mia convinzione è andata via via sfumando!!! Il mio bel pacchetto di farina è rimasto lì per un paio di settimane, poi stordita come sono, mi è proprio passato di mente! Sabato pomeriggio stavo con la mia nipotina e ho pensato che avremmo potuto fare il pane insieme, avevo giusto della farina di ceci venuta fuori dal nulla!!!! Lei sul seggiolone, armata di mattarello e io sul tavolo con la planetaria abbiamo aggiunto i semi, mescolato, impastato e infarinato tutto.
Il pane è venuto davvero uno spettacolo! Il sapore dei ceci, il retrogusto di rosmarino, i semini croccanti e che profumo!
Per la farinata c’è sempre tempo…

INGREDIENTI

  • 185 gr di pasta madre
  • 65 gr di farina di ceci
  • 600 gr di farina 0
  • 400 gr di acqua
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaio di miele
  • sale
  • un rametto di rosmarino
  • 3 cucchiai di semi di girasole

Si comincia come per fare un rinfresco, quindi ho sciolto la pasta madre nell’acqua tiepida con il miele. Poi ho aggiunto l’olio, la farina bianca e la farina di ceci e ho impastato tutto con la planetaria per 10 minuti. Ho aggiunto il sale, il rosmarino tritato e i semi di girasole e ho lasciato impastare un altro minuto. Poi sono passata a lavorare la pasta sul piano da lavoro. L’impasto è abbastanza morbido e si lavora facilmente. Dopo qualche minuto ho messo il pane a riposare direttamente sulla placca da forno foderata con la carta. Ho lasciato lievitare per 16 ore dentro al forno spento. La mattina dopo l’impasto era ben cresciuto e l’ho cotto in forno già caldo a 200° per 15 minuti e poi per altri 40 a 180°. Deve risultare ben dorato, anche se io busso sempre sul fondo della pagnotta e la lascio cuocere fino a che non suona a vuoto.

La ciambella di pane… con sorpresa!

December 11, 2013 in Cereali, legumi e ortaggi, Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Preparazioni base, Spezie, pane

Non avevo mai visto Londra nel periodo natalizio… è davvero magica! Un’esplosione di luci, decorazioni e mercatini che creano un’atmosfera incantevole, quasi sospesa tra le nuvole. Io e Giada siamo partite con relativi compagni, ovviamente la piccola Alice e altri due Amici per un lungo weekend in puro stile natalizio! Tra una passeggiata a Portobello road, una colazione con uova e bacon e un giro da Harrods il fine settimana è volato via in un attimo. Non si può dire la stessa cosa del viaggio di ritorno che, per contrasto, è sembrato un film dell’horror… l’ultima sera io e Giada siamo state alle prese con una brutta intossicazione alimentare e chiudere i bagagli e prendere un volo con Alice super-eccitata non è stata la cosa più semplice del mondo. Inconveniente del viaggiatore, chiamiamolo così!! E dopo una settimana a patate lesse, pasta in bianco e frutta, finalmente sabato ho sentito lo stimolo della fame che prendeva il sopravvento sul disgusto!! La voglia di cucinare e di impastare è stata una diretta conseguenza. Domenica mattina, ancora in pigiama, sono arrivata in cucina e prima del caffè avevo già pronto il lievitino in barattolo! Ovviamente… pane!!

E la sorpresa? 35 gr di farina di castagne sono la sorpresa! Un pane profumato e saporito che sono all’ultimo lascia un delicato retrogusto di castagna che lo rendono perfetto sia a colazione con la marmellata, che bruscato con olio e sale! Da provare…

INGREDIENTI

Per il lievitino

  • 100 ml acqua
  • 1 bustina di lievito di birra disidratato
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 3 cucchiai di farina

Per l’impasto

  • 180 ml acqua
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 400 gr farina bianca
  • 65 gr semola di grano duro
  • 35 gr farina di castagne
  • 2 cucchiaini di sale
  • 1 cucchiaio di latte
  • 1 cucchiaio di semi di zucca
  • 2 cucchiai di semi di girasole
  • 1 cucchiaio di sesamo

Per dorare

  • 1 cucchiaio di sesamo
  • olio evo qb

Come sempre ho iniziato dal lievitino in barattolo. Ho messo 100 ml di acqua tiepida in un barattolo vuoto della marmellata, ho aggiunto un cucchiaio di zucchero e il lievito secco. Ho avvitato il tappo e ho agitato bene. Poi ho aggiunto la farina, ho shakerato di nuovo il barattolo chiuso, poi ho tolto il tappo e ho lasciato riposare per 30/40 minuti.

Ho fatto l’impasto nella macchina del pane. Ho messo il lievitino, il resto dell’acqua tiepida, l’olio e il latte, poi ho aggiunto le farine setacciate, i semi e per ultimo il sale. Ho acceso la macchina con il programma ‘impasto’, ovviamente si può fare anche a mano o con la planetaria. L’impasto deve essere bello liscio, se serve aggiungete poca acqua. Dopo l’impasto e circa un’ora di lievitazione ho tolto l’impasto dalla macchina e ho lavorato brevemente sul piano. Su una teglia foderata di carta forno e un filo d’olio ho formato una ciambella il più liscio e simmetrico possibile, lasciando un bel buco largo la centro, perchè tenderà a richiudersi crescendo. Ho messo a lievitare in un luogo riparato per altre due ore. Passato il tempo ho spennellato la superficie del pane con l’olio e poi con dei semi di sesamo. Ho cotto in forno già caldo per 10 minuti a 200° e poi altri 30/35 minuti a 180°. La crosta deve essere bella croccante e dorata.

Buon appetito!

Angelica salata

November 21, 2013 in Antipasti, Preparazioni base, Torte salate, pane

Le mitiche sorelle Simili oramai le conosciamo bene, due sorelle simpatiche e bravissime! E soprattutto conosciamo le loro infallibili ricette!! L’angelica è una delle loro prelibatezze!

E che ci potrebbe essere di meglio dell’angelica dolce delle sorelle Simili, se non la variante salata della cucina di marble ??!

Ormai l’abbiamo fatta talmente tante volte che è diventata un must della nostra tavola. E poi non bisogna tralasciare che fa sempre una bella scena (che non guasta mai!).

Un piccolo consiglio… se fate l’angelica per una cena con numerosi invitati o per un buffet in piedi e dovete cucinare tantissime cose, tenete presente che potete tranquillamente ridurre il lievito e allungare i tempi di lievitazione. Una volta abbiamo impastato il lievitino la sera con 3 grammi di lievito,  il resto dell’impasto l’abbiamo fatto la mattina successiva e con tutta calma abbiamo messo in forno la sera!!  La ricetta funziona sempre!

In seguito troverete tutti i passaggi per farla al meglio e anche tre idee per il ripieno, che potete vedere anche nelle varie foto, ma basta solo tanta fantasia! E voi con cosa la fareste o l’avete fatta?

INGREDIENTI

Per il lievitino:

  • 135 gr di farina 00
  • 75 gr di acqua
  • 13 gr di lievito di birra

Per l’impasto:

  • 400 gr di farina 00
  • 50 gr di parmigiano
  • 20 gr di zucchero
  • 120 gr di latte tiepido
  • 120 gr di burro
  • 3 tuorli
  • 1 cucchiaino di sale

Per il ripieno:

  • 6 fette di speck
  • 100 gr di silano

oppure

  • zucchine
  • pancetta
  • cipolla
  • basilico, timo, maggiorana, salvia

oppure

  • formaggio cremoso
  • speck
  • olive
  • silano

Ho cominciato l’impasto del lievitino sciogliendo il lievito di birra nell’acqua tiepida, l’ho poi aggiunto alla farina e lavorato bene. Ho lasciato riposare in una ciotola coperta fino al raddoppio. Ho poi impastato il resto degli ingredienti e creato un composto liscio. L’impasto deve riposare circa un’ora, ovvero finché non ha raddoppiato di nuovo.

A questo punto iniziamo con i passaggi per comporre la particolare forma dell’angelica.

Ho steso la pasta col mattarello creando un grande rettangolo sul tavolo (foto 1), va bene anche una forma più lunga e stretta ma cercate di fare una forma precisa quanto più possibile. Nell’angelica in foto abbiamo steso un sottile strato di formaggio morbido ma è facoltativo. Poi ho cosparso la pasta di speck, formaggio silano e olive, nella versione in foto, è comunque possibile condire la pasta a piacere, con verdure, formaggio morbido, erbette fresche, pancetta, salsiccia ecc… Nel caso delle verdure è meglio saltarle prima in padella oppure tagliarle in modo molto sottile, ad esempio a julienne, per evitare che rilascino troppa acqua in forno o che rimangano crude. Idem per la pancetta e la salsiccia, meglio saltarle prima in padella! Ho richiuso la pasta arrotolandola su se stessa dal lato lungo (foto 2). Questo lungo rotolo l’ho diviso in due parti, l’ho tagliato a metà con la spatola o con il coltello (foto 3) e  ho rivolto le due parti tagliate verso l’alto.  Per ultimo ho intrecciato le due strisce a ciambella, chiudendo i bordi (foto 4). Per finire ho lasciato lievitare ancora per un’ora per fare l’ultimo raddoppio e poi l’ho cotto in forno già caldo a 200° per circa 25 minuti… non spaventatevi, è più lunga da scrivere che da fare ed é sempre un successo!!!

fettay

Focaccia ubriaca!

September 23, 2013 in Cucina vegetariana, Spezie, pane

Se c’è una cosa che non ci stanchiamo mai di fare è il pane, in tutte le sue forme, le sue varianti e i suoi profumi!
Ieri a pranzo è stato acceso il forno grande in giardino per cuocere la carne, niente di più normale per un pranzo della domenica con gli amici! Appena ho sentito l’odore di legna arsa ho preso uno tra i miei fidati libri sul pane e ho cominciato a sfogliarlo… una volta decisa la mia ricetta, ho preparato il lievitino, fatto l’impasto, lasciato lievitare, fatto la formatura e dopo l’ultimo riposo sono scesa giù tutta contenta per cuocerlo! A metà strada verso il forno con il mio vassoio carico e il mio pane bello cresciuto, vedo mia sorella che parte di corsa e mi dice “che porti nel vassoio? Aspetta, c’è il forno acceso e ho fatto il pane, lo vado a prendere, lo devo infornare!!”  Incredibile… stesso ragionamento, stessa idea e stessa tempistica ma due stuzzicanti ricette diverse! Lei ha preparato una pagnotta al pecorino, io una treccia di farine miste e sesamo bianco e nero… ovviamente abbiamo cenato insieme facendo una gustosissima scarpetta nel sugo delle polpette di mamma! Gnam!

La ricetta che invece pubblichiamo oggi è un’impresa fatta in collaborazione un paio di settimane fa e sempre cotta nel forno grande in una tranquilla domenica di settembre!

INGREDIENTI

  • 350 gr di farina 00
  • 60 ml di vino rosso corposo
  • 120 ml di acqua tiepida
  • 15 gr di lievito di birra
  • 60 ml olio extra vergine di oliva
  • 1 cucchiaino scarso di sale
  • olio q.b. per la teglia
  • qualche chiodo di garofano
  • una spolverata di pecorino grattugiato

Abbiamo usato la macchina del pane, con il programma ‘impasto’.
Abbiamo sciolto il lievito di birra nell’acqua tiepida e l’abbiamo versato nella ciotola della macchina del pane insieme all’olio e al vino. Poi abbiamo versato la farina e per ultimo il sale. Niente di più semplice! Finito il programma la pasta era bella cresciuta,  abbiamo unto una placca da forno  e abbiamo versato l’impasto stendendolo con le mani. Abbiamo spolverato tutta la superficie della focaccia con il pecorino sardo grattugiato al momento e l’abbiamo infilzata con una decina di chiodi di garofano . Non omettete i chiodi di garofano, lasciateli per la cottura e magari toglieteli prima di mangiare la focaccia, hanno un profumo che ci si sposa benissimo. Dopo un breve riposo, abbiamo cotto la focaccia in forno già caldo a 200° per circa 25 minuti, deve risultare bella dorata.

Se non usate la macchina del pane, versate in una ciotola capiente la farina e poi mescolatela con l’olio, il vino e l’acqua in cui avrete sciolto il lievito. Per ultimo aggiungete il sale. La pasta va lavorata sul piano leggermente infarinato fino ad ottenere una palla liscia ed elastica. Mettere l’impasto a lievitare coperto in luogo tiepido e poi continuare come descritto sopra.