Pane Vs farinata di ceci!

April 9, 2014 in Cereali, legumi e ortaggi, Cucina vegetariana, Spezie, pane, pasta madre

Avevo proprio deciso di voler provare a fare la farinata di ceci, ero convinta! Sono uscita e sono andata a comprare la farina di ceci… poi tra un impegno e l’altro la mia convinzione è andata via via sfumando!!! Il mio bel pacchetto di farina è rimasto lì per un paio di settimane, poi stordita come sono, mi è proprio passato di mente! Sabato pomeriggio stavo con la mia nipotina e ho pensato che avremmo potuto fare il pane insieme, avevo giusto della farina di ceci venuta fuori dal nulla!!!! Lei sul seggiolone, armata di mattarello e io sul tavolo con la planetaria abbiamo aggiunto i semi, mescolato, impastato e infarinato tutto.
Il pane è venuto davvero uno spettacolo! Il sapore dei ceci, il retrogusto di rosmarino, i semini croccanti e che profumo!
Per la farinata c’è sempre tempo…

INGREDIENTI

  • 185 gr di pasta madre
  • 65 gr di farina di ceci
  • 600 gr di farina 0
  • 400 gr di acqua
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaio di miele
  • sale
  • un rametto di rosmarino
  • 3 cucchiai di semi di girasole

Si comincia come per fare un rinfresco, quindi ho sciolto la pasta madre nell’acqua tiepida con il miele. Poi ho aggiunto l’olio, la farina bianca e la farina di ceci e ho impastato tutto con la planetaria per 10 minuti. Ho aggiunto il sale, il rosmarino tritato e i semi di girasole e ho lasciato impastare un altro minuto. Poi sono passata a lavorare la pasta sul piano da lavoro. L’impasto è abbastanza morbido e si lavora facilmente. Dopo qualche minuto ho messo il pane a riposare direttamente sulla placca da forno foderata con la carta. Ho lasciato lievitare per 16 ore dentro al forno spento. La mattina dopo l’impasto era ben cresciuto e l’ho cotto in forno già caldo a 200° per 15 minuti e poi per altri 40 a 180°. Deve risultare ben dorato, anche se io busso sempre sul fondo della pagnotta e la lascio cuocere fino a che non suona a vuoto.

Sale aromatizzato al limone e rosmarino

March 7, 2014 in Condimenti, Conserve, Cucina vegana, Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Spezie

Regali creativi e sempre graditi, a km 0 come va di moda, infatti limoni e rosmarino sono del nostro orticello! Da qualche anno io e kya abbiamo adottato questa filosofia per i regali di natale…l’anno scorso il preparato per pancake…quest’anno il sale aromatico, il prossimo anno…non lo posso dire..sennò che sorpresa sarebbe per i nostri amici!

Voi, che idee brillanti avete per fare un regalo?

INGREDIENTI

  • 1 kg di sale grosso
  • 10 rametti di rosmarino
  • la scorza di 1 limone bio

Abbiamo lavato il rosmarino e il limone, la cosa migliore sarebbe farlo il giorno prima, in modo che sia perfettamente asciutto; con un pelapatate abbiamo tolto la scorza al limone e abbiamo lasciato asciugare nuovamente.

Con un mixer abbiamo frullato insieme il sale, gli aghi del rosmarino e la buccia del limone. Il composto ottenuto l’abbiamo adagiato su una grande teglia con del panno casa ad asciugare nuovamente.

Per fare questa operazione ci sono due modalità, o lasciare il sale  temperatura ambiente per un giorno o farlo essiccare in forno per un minuto a 100 gradi, deve perdere l’umidità in modo che non si creino grumi e si conservi al meglio.

In ultimo abbiamo invasato e regalato agli amici!

Ravioli della domenica – ricotta e limone

February 19, 2014 in Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Preparazioni base, Spezie, primi

Sabato sono andata con mia sorella in fattoria per comprare frutta e verdura e mi sono illuminata… delle splendide ricotte freschissime che non potevano essere ignorate! Più guardavo la ricotta nel suo bel cestino e più vedevo dei gustosi ravioli! E’ inutile dire che la ricotta è venuta a casa con me! Una ricotta di pecora buonissima che è stato molto difficile non finirla tutta spalmata sul pane!

Domenica mattina ho aperto gli occhi e, ancora prima di mettere gli occhiali sul naso, sono corsa a prendere il libro giusto dalla mia sezione cucina della libreria! Ovviamente parlo di “Sfida al mattarello” delle fantastiche Margherita e Valeria Simili! Sono stata rigorosa nel seguire tutti i preziosi segreti della sfoglia bolognese, minuziosamente spiegati dalle due sorelle. Per il ripieno avevo già in mente che insieme alla ricotta avrebbero trovato uno spazietto anche i nostri bei limoni del giardino! Un risultato davvero goloso e profumato!

Devo ringraziare la mamma per l’aiuto pratico e anche chi ha fatto le foto in attesa di poter mangiare!!!

INGREDIENTI

Per la sfoglia

  • 4 uova
  • 440  gr farina 0

Per il ripieno

  • 400 gr di ricotta di pecora
  • 1 uovo
  • 80 gr parmigiano grattugiato
  • 1 limone
  • prezzemolo
  • sale
  • pepe
  • noce moscata

Ho setacciato la farina e ho fatto una fontana sul piano di lavoro. Ho rotto le uova, una alla volta, e le ho messe al centro della fontana. Ho cominciato a battere le uova con una forchetta, e poi ho incorporato un po’ di farina per evitare che vadano a spasso per il piano. Poi ho ricoperto con il resto della farina utilizzando una spatola e ho ammassato tutto il composto. Ho rovesciato una ciotola sull’impasto e mi sono lavata le mani (è importantissimo: non lasciare all’aria l’impasto, altrimenti farebbe la crosta, e lavarsi le mani e pulire il tagliere perchè le bricioline secche bucherebbero la sfoglia). Con le mani pulite ho cominciato a lavorare l’impasto fino a che non è diventato liscio al tatto. Non bisogna lavorare mai troppo a lungo l’impasto altrimenti la pasta risulterebbe troppo liscia. Ho creato una bella pallina liscia da un lato e con i bordi ripiegati dall’altro e l’ho messa di nuovo a riposare dentro la ciotola coperta con un piatto. L’impasto deve riposare almeno 20 minuti.

Durante il tempo del riposo ho preparato la farcia dei ravioli. Ho messo la ricotta ben sgocciolata dentro una ciotola e l’ho lavorata con una fusta per renderla liscia e omogenea. Ho aggiunto il sale, il pepe, la noce moscata, l’uovo e il parmigiano e ho rimestato ancora. Ho lavato e asciugato un mazzettino di prezzemolo, poi l’ho tritato bene a coltello e l’ho incorporato. Per ultimo ho aggiunto la scorza del limone. I limoni del nostro giardino sono profumatissimi e con un sapore ben deciso, quindi normalmente dimezzo le dosi indicate dalle ricette e mi trovo bene. In questo caso, senza ricetta, ho utilizzato la scorza di mezzo limone, senza grattare il bianco, e si sentiva il giusto. Ho lasciato riposare l’impasto di ricotta in frigo e ho iniziato a stendere la sfoglia.

Dal momento in cui comincio a stendere la sfoglia, fino a quando li tuffo in pentola non metto per nessuna ragione al mondo altra farina. La pasta ormai non assorbe più farina, quindi tutta quella che si aggiunge rimane in superficie e rende solo scivoloso il raviolo nel piatto ultimato.

Armata del mio bel tagliere e del mattarello ereditato dalla nonna, ho iniziato a stendere la sfoglia facendo attenzione a non smagliarla con troppa violenza, a lavorarla usando dal palmo alla punta delle dita sul mattarello e con movimenti verso l’esterno e non schiacciando verso il tagliere. Io sposto spesso la sfoglia sul tagliere in modo da ottenere un velo omogeneo, quanto più è possibile. Non tiro mai troppo sottile la sfoglia per i ravioli, in modo che supporti il peso e l’umidità del ripieno.

Arrivati a questo punto sono venuti in aiuto la mamma armata di forchetta per chiudere i ravioli e Andrea per fare le foto…

Ho messo il ripieno in una sac à poche e tagliato la punta abbastanza larga. Con il coltello ho tagliato delle strisce di sfoglia di circa 6 centimetri di larghezza e con la sac à poche ho creato delle palline di ripieno a circa 2 centimetri l’una dall’altra e a 1 centimetro dal bordo superiore. Arrivata alla fine della striscia ho ripiegato la pasta sul ripieno facendo uscire per bene tutta l’aria intorno alla ricotta. Con il coltello ho separato tutti i ravioli e poi mamma li ha chiusi uno per uno con la forchetta mentre io andavo avanti a fare gli altri! Che squadra!!!

Appena finito di chiudere gli ultimi ravioli li abbiamo direttamente tuffati in acqua bollente salata. Li abbiamo lasciati cuocere circa 2 o 3 minuti da quando sono risaliti a galla.

Noi li abbiamo conditi con un sughetto leggero fatto con le nostre passate di pomodoro aromatizzato con qualche fogliolina di salvia e ultimati con un filo di olio a crudo e parmigiano grattugiato.

Deliziosi!

La ciambella di pane… con sorpresa!

December 11, 2013 in Cereali, legumi e ortaggi, Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Preparazioni base, Spezie, pane

Non avevo mai visto Londra nel periodo natalizio… è davvero magica! Un’esplosione di luci, decorazioni e mercatini che creano un’atmosfera incantevole, quasi sospesa tra le nuvole. Io e Giada siamo partite con relativi compagni, ovviamente la piccola Alice e altri due Amici per un lungo weekend in puro stile natalizio! Tra una passeggiata a Portobello road, una colazione con uova e bacon e un giro da Harrods il fine settimana è volato via in un attimo. Non si può dire la stessa cosa del viaggio di ritorno che, per contrasto, è sembrato un film dell’horror… l’ultima sera io e Giada siamo state alle prese con una brutta intossicazione alimentare e chiudere i bagagli e prendere un volo con Alice super-eccitata non è stata la cosa più semplice del mondo. Inconveniente del viaggiatore, chiamiamolo così!! E dopo una settimana a patate lesse, pasta in bianco e frutta, finalmente sabato ho sentito lo stimolo della fame che prendeva il sopravvento sul disgusto!! La voglia di cucinare e di impastare è stata una diretta conseguenza. Domenica mattina, ancora in pigiama, sono arrivata in cucina e prima del caffè avevo già pronto il lievitino in barattolo! Ovviamente… pane!!

E la sorpresa? 35 gr di farina di castagne sono la sorpresa! Un pane profumato e saporito che sono all’ultimo lascia un delicato retrogusto di castagna che lo rendono perfetto sia a colazione con la marmellata, che bruscato con olio e sale! Da provare…

INGREDIENTI

Per il lievitino

  • 100 ml acqua
  • 1 bustina di lievito di birra disidratato
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 3 cucchiai di farina

Per l’impasto

  • 180 ml acqua
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 400 gr farina bianca
  • 65 gr semola di grano duro
  • 35 gr farina di castagne
  • 2 cucchiaini di sale
  • 1 cucchiaio di latte
  • 1 cucchiaio di semi di zucca
  • 2 cucchiai di semi di girasole
  • 1 cucchiaio di sesamo

Per dorare

  • 1 cucchiaio di sesamo
  • olio evo qb

Come sempre ho iniziato dal lievitino in barattolo. Ho messo 100 ml di acqua tiepida in un barattolo vuoto della marmellata, ho aggiunto un cucchiaio di zucchero e il lievito secco. Ho avvitato il tappo e ho agitato bene. Poi ho aggiunto la farina, ho shakerato di nuovo il barattolo chiuso, poi ho tolto il tappo e ho lasciato riposare per 30/40 minuti.

Ho fatto l’impasto nella macchina del pane. Ho messo il lievitino, il resto dell’acqua tiepida, l’olio e il latte, poi ho aggiunto le farine setacciate, i semi e per ultimo il sale. Ho acceso la macchina con il programma ‘impasto’, ovviamente si può fare anche a mano o con la planetaria. L’impasto deve essere bello liscio, se serve aggiungete poca acqua. Dopo l’impasto e circa un’ora di lievitazione ho tolto l’impasto dalla macchina e ho lavorato brevemente sul piano. Su una teglia foderata di carta forno e un filo d’olio ho formato una ciambella il più liscio e simmetrico possibile, lasciando un bel buco largo la centro, perchè tenderà a richiudersi crescendo. Ho messo a lievitare in un luogo riparato per altre due ore. Passato il tempo ho spennellato la superficie del pane con l’olio e poi con dei semi di sesamo. Ho cotto in forno già caldo per 10 minuti a 200° e poi altri 30/35 minuti a 180°. La crosta deve essere bella croccante e dorata.

Buon appetito!

Quenelle di polenta…dolce!

November 27, 2013 in Cioccolato, Cucina vegetariana, Dolci al cucchiaio, Frutta fresca e secca, Spezie

Mi piace tantissimo sfogliare le riviste di cucina, ma quando le compro le divoro in poco tempo.. e poi? per il resto del mese? Nooo, non resisto e quindi ormai ogni mese sfoglio anche quelle dello stesso mese ma degli anni precedenti. E ho scoperto che anche se la rivista è la stessa, ogni volta focalizzo l’attenzione su una ricetta diversa, una che non ricordavo, che non ho mai provato, una che mi piace adesso. Questa volta mi ha colpito una ricetta del lontano ottobre 2011 della Cucina Italiana. Ma le ricette non riesco quasi mai a seguirle tutte. C’è sempre qualcosa che farei diversamente, che ometterei o che aggiungerei… quindi ecco la mia versione riveduta e corretta della polenta dolce!  Se proprio vogliamo dirla tutta si tratta di

quenelle di polenta al cioccolato bianco con salsa alla castagna profumata agli agrumi e polvere di cioccolato fondente puro

… ma era ovviamente troppo lungo, anche se il risultato è veramente delizioso!

Dedichiamo questa ricetta al quarto compleblog di Arabafelice, perché le sue infallibili ricette, le armoniose foto e le dolci parole ci accompagnano fin da quando abbiamo iniziato a scrivere su Cookaround!

INGREDIENTI

Per le quenelle di polenta al cioccolato bianco

  • 670 ml di latte
  • 150 gr di cioccolato bianco
  • 80 gr di zucchero
  • 70 gr di farina di mais
  • 1 uovo
  • 1 tuorlo
  • una stecca di cannella
  • Per la salsa di castagna al profumo di agrumi

    • 1 cucchiaio di farina di castagne
    • 5 cucchiai di zucchero
    • mezzo cucchiaio di amido di mais
    • mezzo bicchiere d’acqua
    • scorza d’arancia
    • succo di limone

    Per finire…

    • cioccolato fondente al 99%

    Ho iniziato dalla polentina mettendo a scaldare 500 ml di latte con la cannella. Ho scaldato bene e poi ho lasciato la cannella in infusione per circa 10 minuti, poi ho riacceso il fuoco e ho portato a bollore. Intanto in una pentola ho messo il cioccolato bianco spezzettato, lo zucchero e la farina di mais. Ho versato il latte bollente filtrato sul resto degli ingredienti e ho messo tutto sul fuoco. Ho portato a bollore e poi, senza mai smettere di girare con la frusta, ho cotto a fuoco medio per venti minuti. A questo punto ho aggiunto il resto del latte, stiepidito, e l’uovo e il tuorlo battuti. Questo passaggio va sempre fatto con attenzione. Le uova vanno aggiunte già battute e al centro del composto per poi girare velocemente fino a che non siano state assorbite bene, per evitare di fare un uovo strapazzato! Ho cotto, sempre mescolando, per altri 3-4 minuti e poi ho versato la polentina in una ciotola e lasciato freddare. Poi l’ho messa a riposare in frigo per almeno due ore.

    Intanto ho fatto la salsa di castagne, niente di più semplice, ci vogliono due minuti. Ho messo la farina di castagne, l’amido e lo zucchero in un pentolino. Poi ho aggiunto l’acqua calda e ho girato con una frusta senza far venire i grumi. Poi ho messo sul fuoco giusto il tempo che si addensi un pochino, ci vogliono due minuti. Ho tolto la salsa dal fuoco e ho aggiunto una grattata di scorza di arancia e un cucchiaio di succo di limone. Questi due ultimi ingredienti si possono regolare a piacimento.

    Per finire ho grattato un pochino di cioccolato al 99%. Si può usare anche un cioccolato più dolce ma trovo che questo sia perfetto perchè spezza con il sapore dolce della polenta e della castagna.

    Con due cucchiai formare le quenelle e posizionarle nel piatto sopra la salsa di castagne e agrumi e spolverare con il cioccolato fondente. Servito con il caffè è sublime!